sabato 12 maggio 2012

ALTROVE: PERU' - PARTE 2 - Il dettaglio insignificante (bis)

 I dettagli insignificanti sono spesso numerosi al ritorno dai viaggi; che poi siano veramente insignificanti è una cosa tutta da verificare, dato che in realtà un significato ce l'hanno eccome, almeno nel momento in cui hanno luogo, e poi è solo colpa del tempo se li vediamo come particolari tralasciabili o non indispensabili.
O forse quelli che chiamo “particolari insignificanti” altro non sono che dei pretesti per parlare di posti su cui ci sarebbe tanto da dire, ma che difficilmente risulterebbero intellegibili alle persone che non ci sono mai state.
A Nauta il dettaglio insignificante è un cucchiaino di plastica: un dono ricevuto da un bambino di 3-4 anni.
Nauta è una cittadina minuscola...un paese fondato da un indio kukama la cui statua campeggia orgogliosamente nella Plaza de armas. Purtroppo Nauta è anche una città in cui i kukama sono lentamente spariti, almeno sulla carta: la loro lingua, cultura e tradizioni sono state date per morte per lungo tempo, sopraffatte dalla presenza e dallo strapotere dell'influenza occidentale, che ha cancellato poco a poco questo popolo. Da circa vent'anni tuttavia il popolo kukama sta risorgendo: attraverso dei processi di rivitalizzazione della lingua e la riscoperta di tradizioni relegate all'oblio per troppo tempo: in particolare dall'epoca del caucho, trauma profondo che ha lasciato indelebili tracce nella personalità di queste persone. Ognuno di essi possiede tragici ricordi legati a quest'epoca: stupri, violenze e vessazioni di ogni genere sono episodi che si cerca di nascondere, per troppo dolore o per vergogna.
Non che la contemporaneità sia più generosa con loro: lo sfruttamento petrolifero inquina i loro fiumi e costringe gran parte della popolazione, che da sempre si è dedicata alla pesca, a tirare avanti senza garanzie per il futuro. Senza parlare della tristemente nota strada che collega la cittadina a Iquitos: 100 km d'asfalto (gli unici nel raggio di migliaia di km²) che hanno portato pochissimi benefici e tanti danni: hanno soprattutto favorito l'aumento dello sfruttamento della prostituzione (soprattutto infantile) e l'espandersi della criminalità.
Uno dei mezzi fondamentali per la rinascita, o meglio, per il ritornare in superficie della cultura kukama, è rappresentato da Radio UcaMara, emittente di proprietà della chiesa ma gestita in maniera completamente autonoma da Leonardo Tello, un giovane insegnante kukama la cui vita è stata segnata dallo stato di subalternità a cui son sempre stati relegati i kukama.
Leonardo è una persona ricca di iniziativa e di idee, a cui servirebbero delle giornate di 48 ore per poter realizzare ogni suo progetto e allo stesso tempo avere una vita privata.
Nella sua infinità disponibilità, il giorno che ci siamo conosciuti ci ha invitati nella sua umile casa e assieme a lui abbiamo mangiato un ottimo ceviche, un piatto tipico peruviano a base di pesce crudo (che sulla costa è ovviamente pesce oceanico, mentre in Amazzonia è pesce di fiume).
Alla fine del pasto, il minore dei suoi tre figli, Miguel, mi regalò il cucchiaino. Perché l'avesse fatto non lo so, io lo interpreto come un simbolo e come memento: è il segno che i kukama vivono nella contemporaneità, che esistono e ri-appaiono sullo scenario della vita amazzonica.

3 commenti:

J. Zanetti ha detto...

Ottimo lavoro Stefano!!!!
A quando il prossimo????

Giò ha detto...

Bellissimo Stefano!!

Elvio ha detto...

Bravi! articolo molto interessante...e belle foto!