giovedì 20 settembre 2012

Leggendone: Post Office


Il libro che vi voglio consigliare oggi è “Post Office” di Charles Bukowski. 
Un libro fortemente autobiografico, in cui ritroviamo il personaggio Henry Chinaski – definito come l'alter ego di Bukowski – e che comparirà in altre sue opere. 
Il romanzo si apre con la decisione del protagonista di lavorare come postino a Los Angeles, convinto che sia il lavoro perfetto per lui. 
Dopo aver passato la selezione, però, si accorge che la realtà è completamente diversa da quello che aveva immaginato. 
La mattina deve presentarsi alle cinque nell'ufficio postale - nonostante si abbandoni ogni notte a grandi bevute e a grandi scopate - per aspettare gli ordini del sadico direttore. 
I turni di lavoro sono massacranti e Chinaski è protagonista di numerose avventure caratterizzate da sesso, alcool, ammonizioni e incontri fantozziani che Bukowski racconta con magistrale bravura. 
Anche quando Henry fa carriera, passando da supplente a postino fisso, le condizioni lavorative non migliorano, rendendolo sempre più insofferente e irrequieto. 
Un romanzo sicuramente fuori dagli schemi, in cui il protagonista è un perfetto anti-eroe: sempre ubriaco, col vizio del gioco, perverso, attratto e sedotto da donne anche esse assai originali. 
Un romanzo insomma che rispecchia alla perfezione l'esistenza tormentata del suo autore. 
Come dice lo stesso Bukowski (che appunto lavorò effettivamente presso le poste degli Stati Uniti per molti anni) dopo aver ricevuto nel 1969 un offerta dell'editore della Black Sparrow : “Avevo solo d
ue alternative – restare all'ufficio postale e impazzire... o andarmene e giocare a fare lo scrittore e morire di fame. Decisi di morire di fame.”




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