“Che il
lupo cattivo vegli su di te” mi aveva lasciato veramente un buon
sapore in bocca. L’autore l’ha definita una ninna nanna al
contrario, dove il lupo
cattivo
veglia sui bambini mentre il
vero
mostro è la
città
con tutti i
suoi
abitanti. E in
questo brano, uscito come singolo il 18 febbraio, c’era qualcosa di
nuovo rispetto agli Zen Circus che mi affascinava: oltre una base
certamente più rock, il testo era meno ironico e più personale,
avevo forse fin troppa curiosità di ascoltare il disco.
Ma ora, svanito il dolce sono rimasto con qualcosa di più amaro in bocca. Il Testamento, per chi fosse indietro coi tempi, è il primo album da solista di Andrea Appino, cantante e frontman degli Zen Circus , registrato con Giulio Favero (Basso) e Franz Valente (Batteria) del Teatro degli Orrori, Rodrigo D'Erasmo (violinista degli Afterhours) e con la collaborazione del gruppo Pisano Gatti Mézzi. Potete ascoltarlo in streaming esclusivo su Rockit:
http://www.rockit.it/appino/album/il-testamento/20607
fino a lunedì 4 marzo e farvi anche voi un'idea prima di comprarlo. L’uscita ufficiale è prevista infatti il 5 Marzo, il 4 a Firenze.
Ma ora, svanito il dolce sono rimasto con qualcosa di più amaro in bocca. Il Testamento, per chi fosse indietro coi tempi, è il primo album da solista di Andrea Appino, cantante e frontman degli Zen Circus , registrato con Giulio Favero (Basso) e Franz Valente (Batteria) del Teatro degli Orrori, Rodrigo D'Erasmo (violinista degli Afterhours) e con la collaborazione del gruppo Pisano Gatti Mézzi. Potete ascoltarlo in streaming esclusivo su Rockit:
http://www.rockit.it/appino/album/il-testamento/20607
fino a lunedì 4 marzo e farvi anche voi un'idea prima di comprarlo. L’uscita ufficiale è prevista infatti il 5 Marzo, il 4 a Firenze.
Sarà che
dopo due anni di scrittura e 42 giorni di studio mi aspettavo
qualcosa di più. Ok, non sono un esperto e la mia è un opinione
personale derivante da un ascolto forse ancora non sufficiente, i
testi sono sicuramente tra i migliori mai scritti da Appino, ma più
andavo avanti nelle tracce più la mia attenzione scemava verso altri
orizzonti. E quando questo accade rimango sempre molto perplesso. Non
lo boccio pienamente, sia chiaro. Anzi. Il testamento, Passaporto, La
festa della liberazione (forse la migliore) e il già citato singolo,
hanno un qualcosa in più che fino a metà disco riescono a farmi
capire cosa il cantante andasse cercando da questa nuova avventura.
La voglia di liberare le proprie emozioni, i propri dolori,
l’inclinazione verso un cantautorato che forse con il Circo Zen non
può fare.
Il problema
è che nella seconda parte del disco mi perdo: molte canzoni non
riescono a dirmi nulla, per quanto i temi affrontati siano
apprezzabili e significativi, e la base musicale sia di discreta
qualità. Credo che il problema stia più che altro in una errata
sistemazione della tracklist, e forse in qualche sperimentazione di
troppo, fuori misura per un unico cd.
Separandoci
un attimo dall’ambito musicale è però da apprezzare il velato
riferimento a Mario Monicelli, in 2 delle 14 canzoni presenti sul
disco (l’ho letto, e poi ci sono arrivato). La
title-track vuole ricordare a modo suo il suicidio del regista, morto
gettandosi dal quinto piano dell'Ospedale in cui era ricoverato, e
gli avvenimenti che seguirono il suo decesso. “Solo
gli stronzi muoiono”, traccia num. 9, fu la risposta che il regista
diede in una famosa intervista all’età di 91 anni, alla domanda:
“Hai paura di morire?”
(http://www.youtube.com/watch?v=8Z1sWeXMRCM).
Tornando
alla musica e per concludere, il tour di promozione (che vedrà la
partecipazione di Enzo Moretto per i cori e la chitarra) partirà il
29 Marzo 2013. La mia speranza è che, allora, superata la fase
“primo ascolto”, non debba andarmene via a metà concerto.
3 commenti:
Guarda l'articolo è anche scritto bene, ma a me 'sto Appino proprio non mi piace... massima durata dell'ascolto: mezza canzone!
:D
Boh, non conosco bene gli Zen Circus...li ho visti una volta live e non mi son dispiaciuti...ma questo disco è un po' palloso..
Io gli Zen li ho visti 3 volte, e Live sembrano quasi un altro gruppo.. Magari dal vivo riesce a fare un miracolo anche con questo cd, chi lo sa!
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